giovedì 10 novembre 2016

Visita all'agriturismo Tenuta Nasano a Riolo Terme (RA)

Ho fatto visita all'agriturismo Tenuta Nasano, sulle colline tra Riolo Terme (RA) e Imola (BO) qualche giorno fa, nell'ambito del percorso esperenziale proposto dalla "Scuola del Territorio 2016", il cui programma è curato dalla Planet Life Economy Foundation di cui, per la Delegazione Emilia Romagna è Responsabile Sara Cirone, che qui vedete in foto.
Siamo arrivati all'imbrunire, per cui non posso descrivervi le colline circostanti, ma posso assicurarvi che l'interno della palazzina principale è caldo ed accogliente: trovate un camino acceso nell'ingresso e due stufe nella sala ristorante. Appena entrati potete curiosare tra i prodotti di questa azienda agricola familiare, che ha un'estensione di circa 26 ettari.
Tra le confetture troviamo i fichi caramellati, il cocomero, la mela cotogna, l'uva fragola, le albicocche, le prugne stanley. Molto graditi a tavola con gli antipasti sono stati per noi i sottolio: pomodori verdi, scalogno e zucchine. Non solo viti tra le coltivazioni, con produzione propria di vini bianchi e rossi e di aceto balsamico, ma anche alberi da frutto quali l'albicocco, il susino e l'olivo. Banditi o quasi in questa azienda i fitofarmaci. L'azienda fa parte del circuito dell'associazione Il Lavoro dei Contadini, che mira a tramandare alle future generazioni l'amore per la terra e le antiche tradizioni di Romagna. 
A questo proposito giova segnalare che anche in cucina la parola d'ordine è rispetto delle tradizioni. La signora Lea, di professione educatrice, ci ha preparato un'ottima cena, svelandoci anche i segreti ingredienti di alcuni dolci tipici di origine contadina, quali la torta della sposa, servita con marsala al cucchiaio, come si usava un tempo.
Le farine utilizzate in cucina sono macinate a pietra (a noi ad esempio è stata servita una piada calda di farine integrali). Si produce in loco anche una piccola quantità di aceto balsamico e di olio extra vergine di oliva. A conclusione della cena ci è sorto spontaneo recarci in cantina, dove è stato possibile acquistare i prodotti che avevamo degustato nel corso della serata, a prezzi decisamente interessanti, che nulla hanno a che vedere con quelli proposti dalla grande distribuzione. Dal produttore al consumatore, con estrema soddisfazione del consumatore intelligente, che può ad esempio tornare ad assaporare il cappone ruspante. Cosa ne dite? Vale la pena regalarci un po' di benessere di tanto in tanto?
Simpatica anche la consuetudine di servirsi autonomamente il liquore a fine pasto. Accanto alla porta d'ingresso troverete una bella raccolta di prodotti eccezionali: il luigino, il prugnolino, il nocino, ecc. Non vi resta che mescere e goderne in rispettoso silenzio.
Vorrei tornare e ci tornerò, magari con la luce, per apprezzare anche il paesaggio. Consigliato a chi ama il buon vivere, semplice ed  autentico. Per chi volesse iscriversi alla "Scuola del Territorio 2016", che proseguirà fino a fine Novembre 2016, è possibile trovare le info necessarie qui

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