sabato 6 dicembre 2014

Instawalk a Forlì con "Atrium Route" e "Invasioni Digitali" sabato 6 dicembre 2014

Si è svolta questa mattina a Forlì una Instawalk organizzata da Igers Forlì in collaborazione con l'associazione culturale "Atrium Route", nell'ambito del progetto #invasionidigitali, alla quale sono stata lieta di partecipare.
Punto d'incontro alle 10.00 l'Istituto Tecnico Industriale, Viale della Libertà 14, Forlì. Esempio di architettura razionalista, l'edificio che oggi ospita la scuola superiore, fu disegnato da Arnaldo Fuzzi e terminato nel 1941. Presenta una entrata a sei colonne verticali, con una scalinata centrale. Per chi non fosse di Forlì, ricordo che l'attuale Viale della Libertà era negli anni Venti e Trenta denominata Viale Benito Mussolini. 
Dal 2010 il Comune di Forlì svolge le funzioni di capofila per il progetto europeo "Atrium Route", attuato nell’ambito del programma South East Europe, in collaborazione con altri 17 partner di 11 paesi.
La missione del progetto ruota intorno ad una indagine articolata ed interdisciplinare sulle architetture che hanno caratterizzato i regimi totalitari che nel ‘900 si sono diffusi in molti paesi europei. Al di là dell’orientamento politico ed ideologico dei vari regimi, oggetto di studio e di confronto sono diventate le funzioni originarie degli edifici, le qualità architettoniche, le implicazioni storico-politiche, nonché le opportunità di restauro e valorizzazione. L’obiettivo finale di tutto il progetto è costituito dalla creazione di un itinerario culturale transazionale che venga riconosciuto dal Consiglio d’Europa come “Rotta Culturale Europea”.

Per la progettazione di tale Rotta, dedicata appunto alle architetture dei regimi totalitari del XX secolo, sono stati presi in esame luoghi ed edifici particolarmente rappresentativi anche per via delle funzioni svolte, delle loro origini, e di come si sono evolute nella società contemporanea. Sono stati inoltre raccolti, studiati e catalogati archivi fotografici, filmati, testi, testimonianze, oggetti, mettendo un patrimonio considerevole di informazioni a disposizione di una evoluzione del turismo culturale, nazionale ed internazionale.
Si è svolta oggi la cerimonia relativa al conferimento della certificazione da parte del Consiglio d'Europa della "Rotta Culturale Atrium". Eravamo un gruppo piuttosto numeroso, costituito da una quarantina di persone; a condurci  la blogger Alessandra Catania per Igers Forlì e l'architetto titolare del restauro per la Ex G.I.L. di Forlì. Il palazzo, progettato dall'architetto romano Cesare Valle e costruito tra il 1933 e il 1935, è formato da tre blocchi principali: il cinema-teatro, la palestra e la piscina. Nel corso degli anni, pur se in lenta decadenza, ha continuato ad ospitare gli impianti sportivi, la sala cinematografica ed è stato anche sede universitaria. 
Dal 2010 il Comune di Forlì ha iniziato la completa ristrutturazione, volta a recuperare l'edificio all'originario aspetto. Il progetto selezionato per il restauro e il risanamento conservativo, dopo una gara internazionale, è stato quello proposto dallo Studio Valle Progettazioni di Roma, fondato nel 1957 proprio dai figli del progettista originale dell'edificio, conosciuto in origine anche come "Casa dei Balilla".
Era la prima volta che visitavo un edificio di questo periodo storico, con le caratteristiche della architettura razionalista: l'esperienza è stata istruttiva, inoltre attualmente l'edificio è ancora chiuso al pubblico, verrà inaugurato solo nel 2015, per cui oggi abbiamo goduto di un privilegio grazie al progetto #invasionidigitali.
Poco distante dalla ex G.I.L. si trova la Scuola Palmezzano, Piazza della Vittoria, Forlì, un tempo sede dell'Ex Collegio Aeronautico. Qui abbiamo potuto ammirare una serie di mosaici degli anni Venti e Trenta. Alcuni di essi narrano le imprese di Italo Balbo, che negli anni venti trasvolò l'Oceano Atlantico, raggiungendo il Brasile e la città di New york. L'aula magna del collegio ospita un mosaico di grandi dimensioni che riproduce la carta celeste dell'emisfero australe, con tessere musive bianche e nere, realizzata dalla Scuola Mosaicisti di Spilimbergo, la medesima che realizzò anche la decorazione musiva del Foro Italico a Roma. 
Cosa aggiungere? C'è chi sostiene che chi si occupa di digitale e fa uso massiccio di device tecnologici e social media sia una persona superficiale, poco incline agli aspetti culturali della vita. Penso che il progetto #invasionidigitali costituisca una splendida smentita di quanto sopra. In archivio su questo blog trovate altre #invasionidigitali: per noi nel 2014 con questa fanno quattro invasioni compiute, e ne siamo piuttosto orgogliosi. 

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