domenica 1 novembre 2015

"Mosaico contemporaneo": installazione permanente del "Mosaico dell'Onda" al Museo di Classe (RA)

Sabato 31 ottobre 2015 è stato inaugurato il "Mosaico dell'Onda" presso il Museo Archeologico di Classe, per il festival Ravenna Mosaico, in corso di svolgimento a Ravenna fino al 8 novembre 2015. Ci siete stati? Avete assistito alla inaugurazione? Se non l'avete fatto, godetevi le mie foto. “Il Mosaico dell’Onda caratterizzerà permanentemente la rampa di ingresso al Museo di Classe - racconta l’architetto Andrea Mandara, curatore del progetto di allestimento. Museo  che pone il pubblico e non solo le discipline al centro della propria missione, a partire dal suo rapporto con il luogo: un vero e proprio museo vivente, concepito come parte del territorio e di quella identità che racconta”.
Fin dall’esterno, lo stretto legame tra Ravenna e il mare, asse portante del racconto del nuovo percorso espositivo, si materializza nel lungo mosaico che accompagnerà il visitatore dalla piazza sino alle sale interne del museo. Dopo aver percorso la strada in pietra che costeggia il grande prato antistante il Museo, si "approderà" allo scalone d'ingresso dove il pubblico sarà accolto dall’Onda che dall’ingresso del museo, posto al primo piano dell’edificio, con il suo fluire segue la discesa della scalinata. “L’onda musiva proveniente dalle sale - prosegue l’architetto - rafforza anche quel legame tra il Museo e le altre componenti del sistema territoriale che lo comprende.
Dal Museo parte quel corso d’acqua, legante indissolubile, che lo collegherà all’Antico Porto di Classe, agli scavi della Basilica di S. Severo ed anche alla Basilica di S. Apollinare in Classe.”. "Si tratta di un’opera monumentale - spiega il mosaicista Paolo Racagni - ed il motivo è presto detto: l'onda è lunga 33,10 metri e larga  1,26 metri, per un totale di complessivi 43 mq. E’ stata realizzata con oltre una tonnellata di smalti vetrosi, acquistati presso Orsoni Mosaici, la più antica e prestigiosa vetreria veneziana.
L'esecuzione musiva, a cura del Laboratorio di Restauro del Mosaico Antico della Fondazione RavennAntica, sotto la responsabilità di Paola Perpignani, è stata realizzata secondo il metodo diretto, mediante l'uso sapiente della tagliola e della martellina, nel rispetto della connotazione della tecnica bizantina ravennate. Cinquecentomila tessere tagliate a mano ed allettate una ad una. La scelta dei colori e delle nuances  è nata dal confronto con la tradizione musiva ravennate. In particolare abbiamo preso in esame la rappresentazione dell’acqua nei mosaici dei nostri monumenti. Dalle classiche colombe abbeveranti, al battesimo di Cristo, alla rappresentazione del Porto di Classe”.


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