lunedì 11 agosto 2014

Escursione in barca sul Canale Candiano - Porto di Ravenna (RA), Italy

Quando si pensa a Ravenna si pensa ai suoi splendidi 8 monumenti UNESCO che l'hanno resa celebre nel mondo, ma quanti di noi conoscono l'area portuale, quella zona che dalla darsena di città corre fino al mare? Qualche giorno fa a bordo della motonave Dalì ho percorso il tratto che dal porto di Marina di Ravenna conduce al ponte mobile a Ravenna, e ritorno. 
Lo scalo ravennate è un porto completamente artificiale, la darsena è in linea d'aria 2 km dal centro storico, collocata a ridosso della stazione ferroviaria, e la banchina corre per 11 km fino al mare.
Lo sviluppo del porto di Ravenna è legato alla costruzione della raffineria SAROM nel 1951 e dello stabilimento ANIC nel 1958, dopo che nel 1952 venne scoperto a Ravenna uno dei più ricchi ed estesi giacimenti di metano d'Europa.
L'Anic contribuì in modo decisivo a trasformare l'economia della provincia, richiamando capitali, tecnici, maestranze, e sviluppando un ampio indotto. Si insediarono nella zona portuale altre industrie: la Cabot, la Philips Carbon Black, il Cementificio Anic, l'Alma Petroli, la Soia (oggi società Italiana Olii e Risi, del gruppo Ferruzzi), il Tubificio Maraldi, la Docks Cereali ed altre ancora.
Tra il 1961 e il 1971 la Sapir realizzò uno scalo commerciale costituito da due darsene e provvide all'allargamento e all'approfondimento del Canale Corsini dal mare fino a Largo San Vtale. Negli anni '70 il porto di Ravenna si trasformò da scalo industriale in scalo movimentazione merci, soprattutto container di grandi dimensioni.
L'off-shore costituisce per il porto di Ravenna l'ultimo tassello dello sviluppo, ancora in fase di realizzazione. (vedi la creazione del porticciolo turistico di Marinara a Marina di Ravenna). Ma veniamo ai giorni nostri: domenica 10 agosto 2014 ho partecipato ad escursione organizzata dalla associazione ARsRA - Ravenna in Tutti i Sensi - in collaborazione con  l'Associazione Save Industrial Heritage, a sostegno della Candidatura di Ravenna Capitale della Cultura Europea 2019 . 
Si sono fatte due escursioni, una dopo l'altra, con 90 posti a sedere per ciascuna uscita, un vero successo. La gente a bordo era curiosa, faceva domande, chiedeva ai vicini se non sapeva in prima persona. E' stato bello vedere tanta partecipazione.  Tramite altoparlante arrivavano le spiegazioni della guida, ma il vento attutiva le parole, bisognava soprattutto affidarsi alla vista.
Spazio dunque alle mie immagini, che servano a chi in questo luogo ancora non  ci è mai transitato. Il tragitto dal porto di Marina di Ravenna al ponte mobile, da noi percorso in barca, un tempo era percorribile tramite traghetto di linea, ora soppresso per eccessivi costi di gestione.  

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