martedì 2 aprile 2013

Museo della Marineria, Via Armellini 18, Cesenatico (FC)

Bello il dipinto all'ingresso del Museo della Marineria di Cesenatico: un omaggio alla vita dei pescatori, "I pescatori, il porto, la mia memoria" opera di Giuseppe Casali. 
In mattinata ero stata ad acquistare la Romagna Visit Card, valevole per tutto l'anno fino al 06.01.2014, per cui ho potuto usufruire dell'ingresso gratuito al Museo della Marineria, Via Armellini 18, Cesenatico (FC): vi consiglio di fare altrettanto, potrete usufruire di ingressi gratuiti a siti turistici aderenti alla CARD e di alcuni interessanti sconti su tutto il territorio della Romagna, che quest'anno per la prima volta  abbraccia anche le provincie di Forlì Cesena e Rimini. Il tutto al prezzo di 10,00 euro a persona, per info visitate www.romagnavisitcard.it. Il museo si trova sul Porto Canale, allestito su due piani. Al piano terra, nell'area centrale, due barche che rappresentano le tipologie tradizionali dell'Alto Adriatico: un trabaccolo e un bragozzo, costruite entrambe nel 1921. Le due imbarcazioni sono state mantenute naviganti per cui in estate, e col bel tempo, hanno issate le loro "vele al terzo", decorate con terre naturali e con i simboli delle famiglie dei pescatori. Interessante anche un'altra piccola imbarcazione che vi propongo in foto.
Nella esposizione al piano terra è possibile osservare i materiali da costruzione, il carro-leva per trasportare i grandi tronchi da costruzione delle navi, lo squero, ovvero il cantiere navale all'aperto tipico dell'alto e medio Adriatico, una bottega artigianale di carpenteria navale di Cesenatico, con i tradizionali attrezzi, l'argano da spiaggia che veniva utilizzato sui litorali a sud di Ancona e che richiedeva il lavoro coordinato di numerose persone. Belle le ancore: esposti esemplari di ancore dall'antichità ai giorni nostri, alcuni risalenti a relitti datati XVIII sec. 

Un mondo tutto da scoprire per chi come me è sempre vissuta in città: i nodi presentati in comode bacheche, i timoni, i motori, le vele e altro ancora. Al primo piano del museo, ancora in fase di allestimento, ciò che più mi ha colpito sono i relitti, recuperati spesso grazie alle reti dei pescatori. Tra questi oggetti un carrello da mina e un grande cilindro metallico di origine ancora sconosciuta.

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